Animazione Triennio

Il saluto

Ragazzi ci mancate: qui abbiamo pensato di fare una pagina dove darvi degli spunti di riflessione in questo tempo in cui siamo tutti forzatamente a casa!

Giovedì Santo

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Giovedì Santo

Una riflessione di don Christian Besso

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Giovedì Santo

Il pensiero di Gianni

Io vedo in questo periodo l'opportunità di fare e credere in una carità cristiana profonda, vissuta in primis soggettivamente. Vedo la possibilità di fare un servizio per gli altri di enorme importanza. Oggi ci ricordiamo di Gesù che fa la lavanda dei piedi, io voglio prendere l'elemento, l'acqua, voglio prendere i miei ricordi, quelli in Africa, dove l'acqua non era un bene ma un privilegio, ed in ultimo prendo le mie mancanze. Ciò che faccio io oggi per l'altro è non sprecare l'acqua che ho a disposizione, una banalità spesso banalizzata. Lo fai anche tu con me? Iniziamo a farlo oggi, poi vediamo.

Il mio giovedì del triduo, Andrealisa

Caro diario ti ho scritto......

In questa sintesi non ci saranno parole diverse dalle vostre per raccontare il sentire del gruppo triennio che, seppur lontano, continua a camminare insieme.

Questo periodo ci sta costringendo a fare domande su chi siamo, su cosa vogliamo e soprattutto sulle persone che abbiamo accanto, cosa che prima nemmeno ci accorgevamo di non fare.

Nello stesso momento, però, non ci sembra di aver tempo per noi stessi, vorremmo solo stare un pò in pace e fermarci un attimo. Avremmo bisogno di spazi e tempi per renderci conto di quello che sta accadendo e razionalizzare; per stare da soli con in nostri pensieri, problemi, pensando agli altri, a cosa si può migliorare e a cosa si può fare di diverso rispetto alle cose fatte fino ad adesso.

Da queste poche righe viene fuori come per tutti, sia per chi già si sta interrogando sia per chi vorrebbe trovare occasioni per farlo, è forte il desiderio di andare in profondità di noi stessi perchè è costitutivo dell’essere umano. Tutti in fondo, nessuno escluso, abbiamo sete di Verità.

Questo può stridere con il fatto di essere innervositi dal non poter uscire, dal sentirci animali in gabbia, rinchiusi in casa tra le quattro mura e vorremmo che questo rimanesse solo un

brutto ricordo. Come imparare però a vedere la luce in fondo al tunnel; come, allora, prenderci sul serio e ascoltarci?

Impariamo a dedicarci alle nostre passioni e diamo tutto per esse, trascorriamo il tempo con la nostra famiglia per quanto incasinata, senza scappare e senza lamentarci perché mentre noi stiamo a casa al sicuro, la gente fuori lavora in sto casino per salvarci.

Quindi in nome di tutte quelle persone che in questo periodo spendono la loro vita, per tutti i nostri cari e per il dono della vita stessa non possiamo stare ad aspettare che tutto passi. Il nostro non dev'essere un aspettare. Non possiamo buttare il tempo, aspettando che l'Italia riparta per poter riprendere la quotidianità e dire a noi stessi: "ok ora posso di nuovo vedere le persone a cui voglio bene e quindi sto meglio".

Citiamo la banca del tempo: se stiamo tutto il giorno sul divano, quel giorno è passato senza far niente e non si torna più indietro. Sfruttiamo questa enorme riserva di tempo e trasformiamo una situazione di disagio in un'occasione!

Occasione per cosa?

Per imparare a vedere l’Altro non come un pericolo, una persona di cui aver paura, come uno sconosciuto perché nessuno di noi può vivere senza gli altri. Ci accorgiamo infatti di quanto l’assenza di contatto umano ci fa male, la distanza non ci fa bene: pur di starci accanto, ci inventiamo ogni giorno modi nuovi e creativi per raggiungerci.

Non illudiamoci che questo momento lascerà immutati noi stessi, le nostre relazioni e i nostri ambienti. Come diceva San Paolo, dobbiamo “rivestirci delle armi della Luce” perchè una volta usciti dalle nostre case, avremo il dovere morale di essere migliori. Il nostro deve essere un prepararci, un evolverci.

La vita infatti non si è fermata, sta andando avanti, tutti i giorni e a fine giornata dobbiamo essere soddisfatti di quel che siamo e di quello che abbiamo fatto.

Dobbiamo imparare a vivere per amore la giornata perché solo l’Amore rimane per l’eternità, solo l’amore dà senso pieno alla nostra vita.

I vostri animatori

Quale sarà il tuo verso

Come promesso eccomi qui a lasciarvi un piccolo spunto di riflessione.

Il video che vi lascio è uno spezzone del film "L'attimo fuggente".

Un abbraccio, Gianni

L'arrivo nel prestigioso college maschile Welton di un nuovo insegnante di letteratura, ex allievo della scuola, scombussola l’ordine e il rigore che da sempre caratterizzano quel luogo: egli infatti utilizza fin da subito un approccio didattico non proprio conforme ai rigidi principi dell'accademia.

Ve ne propongo la visione per poterci soffermare non solo sull'importanza che la presenza di alcune figure adulte ha avuto nella nostra vita (un amico, un prof, un don...), ma anche per poter fare un personale "focus" sulle priorità della nostra vita... in un periodo - quello che stiamo vivendo - in cui rallentare e osservare risulta un obbligo ma può essere anche colto quale preziosa opportunità

Cari ragazzi..

Oggi vorrei fare una riflessione molto attuale, collegata al tema degli adulti che abbiamo affrontato ultimamente a Gruppo, ma che trova collegamento anche con il precedente tema del Servizio.

Ci siamo chiesti quali siano i nostri adulti di riferimento, che figura cerchiamo in loro, le qualità e le mancanze. Abbiamo confrontato le nostre idee, abbiamo ascoltato l’altro e ci siamo messi in discussione. Improvvisamente ci siamo trovati catapultati in un momento storico molto particolare, che a gran voce ci richiama ai nostri doveri di essere umani e cristiani. È il momento di dimostrarci tutti noi adulti di riferimento ognuno per l’altro, abbiamo una responsabilità collettiva che determina il vero e proprio benessere e salute di chi abbiamo accanto ma anche di chi non conosciamo.

Essere un adulto di riferimento, quello che abbiamo sempre cercato nelle persone intorno a noi, non è facile, anzi, ma è il momento di dimostrarci tali, per il bene di tutti.

Abbiamo potuto vivere un’esperienza di Servizio, vivere degli adulti in difficoltà e metterci nei loro panni; il servizio che ci viene chiesto di assolvere ora è un po’ diverso ma pur sempre “per l’altro”, e sono sicura che siete pronti per mettervi alla prova come adulti, quegli adulti che avete sempre voluto al vostro fianco.

In ultimo vi mando questo spezzone di libro, perché vorrei che ognuno ne traesse lo spunto che più sente suo.

Il bambino vive il cambiamento, nonostante gli ostacoli e grazie ad essi impara, è chiamato ad evolversi e crescere come voi siete chiamati a diventare adulti. Cosi come per il bambino le persone lo hanno aiutato ad imparare voi potete essere le persone e gli adulti che aiutano, accompagnano nella crescita e vivono l'evoluzione dell'altro.

Un abbraccio, Andrealisa

Ciao Ragazzi,

Vi spero tutti bene e vi mando un grande abbraccio! 😘

Stasera vi lascio un pensiero molto personale sempre riguardo al tema che stavamo affrontando degli adulti di riferimento, ma sotto una luce un po' diversa!

Quando mi sono messa a pensare a chi fossero i miei adulti di riferimento oltre a tutto quello che già abbiamo detto non ho potuto non pensare alla mia guida spirituale.

Lo so lo so, a qualcuno sembrerà una cosa strana o verrà da pensare quale sia la necessità di avere una guida spirituale date tutte le persone che già abbiamo attorno, amici e famiglia con cui già possiamo confidarci.

Beh vi assicuro che la pensavo anch’io così!

Eppure ora dopo circa due anni in cui ho deciso di lasciarmi accompagnare vi assicuro che non avrei potuto fare scelta migliore.

L’accompagnamento spirituale non è una bella amicizia, non è il confidare i propri segreti o avere qualcuno che ti dice cosa devi fare e cosa non devi fare.

L’accompagnamento spirituale è in primo luogo l’ammettere a noi stessi che non possiamo fare tutto da soli, che non tutto dipende da noi e che forse è necessario ogni tanto affidarsi e fidarsi di quel Padre che tanto fatichiamo a sentire vicino.

E proprio perché è così difficile, il primo passo è l’umiltà di lasciarsi accompagnare, di avere fiducia in quelli che lo conoscono e già vivono con Lui.

Dio ha il desiderio di incontrarci personalmente, la sua volontà è guarire le nostre infermità personali, intime, inconfessate; la sua volontà è rinnovarci fin nelle più nascoste profondità del nostro essere e la guida spirituale sarà quell’ “amico dell’anima” che ci aiuterà ad avvicinarci un po’ a questo Padre così sconosciuto e ci aiuterà a lasciarlo agire, a lasciarci plasmare.

Non abbiate paura, abbiamo tutti bisogno di essere accompagnati!

Un abbraccio, Noemi

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lo spunto di francesca

riflessione di francesca.pdf

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